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UNA PICCOLA MA GUSTOSA SORPRESA..


di RedTales
28.02.2023    |    6.042    |    4 9.8
"Hai qualche richiesta?” “No, vieni come sei..."
.Scrivo questo racconto in gran fretta perché non ho proprio il giusto tempo per scriverlo e quindi mi scuso in anticipo per la… qualità ma è un’avventura fresca fresca e volevo condividerla.

Giovanni è uno dei “vecchi amici di sesso” che frequento sporadicamente, nel senso che mi chiama una decina di volte all’anno, forse quindici… Un bell’uomo sulla cinquantina, divorziato, normodotato, barbuto. Credo di aver parlato di lui in qualche altro racconto.

Era da almeno tre settimane che Giovanni mi aveva chiesto se mi interessava un incontro a tre facendo il misterioso. Non aveva voluto dirmi praticamente nulla, limitandosi a parlare di una “bella sorpresa”. Non ero quindi riuscito a sapere se il terzo fosse attivo come lui o no…
Per almeno dieci giorni ci avevo pensato ma poi me ne ero quasi dimenticato fino a giovedì scorso quando mi ha mandato un messaggio: "sabato pomeriggio si combina. Siamo in tre. Alle quattro.”
Rapido e sbrigativo come al solito ed io altrettanto: “perfetto, ci sono. Hai qualche richiesta?”
“No, vieni come sei.”
Arrivo puntualissimo e mi apre indossando solo l’accappatoio. È solo ma, appena entro mi dice di guardare il corridoio.
Dalla stanza in fondo compare un braccio avvolto in un guanto nero che abbraccia la porta, quindi sbuca una gamba velata in una calza nera che contrasta con il bianco della coscia scoperta ed infine sbuca anche un culo. Sono ad una decina di metri ma è evidente che le linee snelle e slanciate sono femminili.
“Cazzo!” penso: “il terzo è una sua amica.” E ci resto anche un po’ male, oltre che sorpreso. Lo sapevo che aveva anche delle donne ma… propormi un triangolo così non me lo sarei mai aspettato.
“Ti stuzzica?”
Non rispondo mentre lui si toglie l’accappatoio e mi invita a toccargli il cazzo. È già pronto, segno che “quella la” deve averlo già eccitato.
Continuo a guardare la terza “incomoda” che sembra incollata a quella porta quando: “Giuly! Giuly vieni. Vieni a conoscere Sandro (scrivo Sandro perché oggi mi piace chiamarmi così…).”
Lei si sposta e si mette davanti alla porta in controluce: adesso la vedo bene. Non molto alta, nel senso che non arriva al metro e settanta, snella, assai ben proporzionata, un caschetto di capelli scuri.
Indossa delle calze nere attaccate alle bretelline di una guepiere, sempre nera, delle scarpe con un tacco moderatamente alto e dei lunghi guanti. Sorride ed è assai ben truccata. Non è giovane e credo che abbia qualche anno meno dei miei, sicuramente i cinquanta gli ha passati. Si avvicina e, quando ci arriva vicino mi guarda e mi saluta con un languido “ciao”. La voce mi piace immediatamente, suadente, leggermente roca e decisamente erotica.
“Ciao” ripete fissandomi: “Gio mi ha detto che a letto sei bravissimo e che hai un culo… Tesoro, anch’io mi difendo, sai… Nonostante gli anni li faccio ancora impazzire questi maschietti.”
Allunga quindi una mano per accarezzare le palle del mio amico.
Penso che sia una vera vacca e mi piace proprio. Anche se è una donna mi sa che ci divertiremo.
“E mi ha anche detto che con la bocca ci sai proprio fare e ti piace tanto la cremina. Se Giò ci lascia poi ti faccio bere anche la mia.”
Non capisco il senso ma immagino che si bagni molto, probabilmente aiutata dalla pillola che, dopo la menopausa, fa miracoli.
Ci interrompe Giovanni per chiedermi di spogliarmi: “vuoi startene lì così o ti spogli?”
Non gli do nemmeno il tempo di finire che mi tolgo tutto in fretta.
“Ah! Che bello. Te li porti bene. Sessanta, vero?”
“Cinquantanove…”
“Oh scusa… Giò mi aveva detto sessanta. Complimenti. Un ragazzino… Sì, bel culo, stretto” allunga una mano per stringerlo: “sodo! Fai palestra per i glutei?”
“No, no…”
“Ah! Fortunato, io mi massacro con il trainer per averli così… Però è un bel ragazzo…”
Allunga pure una mano davanti e mi afferra il pene: “mh! Ha già voglia. Sta crescendo… Ti tira ancora?”
“Sì.”
Mi sento quasi sotto interrogatorio ma la sua ultima frase mi fa sprofondare: “a me no. Ha smesso di drizzarsi da una vita.”
La guardo incredulo e abbasso immediatamente lo sguardo e… lo vedo proprio lì. E non capisco proprio come… aveva fatto a sfuggirmi. Ha il pene, piccolissimo ma c’è. Non è una donna ma un trans.
Dalla mia espressione sgomenta tutti e due si rendono conto che… avevo frainteso e scoppiano a ridere contemporaneamente.
“Davvero pensavi che fossi una lei? Dio, Dio, non devo far scendere le lacrime, mi rovinano il trucco” dice cercando di trattenersi mentre Giovanni se la ride a crepapelle.
Se loro se la ridono per me l’effetto è devastante e quella mezza erezione che avevo crolla in una manciata di secondi.
Riprendiamo a parlare e Giovanni ci offre da bere e poi... ci vuole poco per spostarci in camera.
Lei è splendida, di un’età indefinita ma meravigliosamente agghindata da troia e… cammina pure sculettando in modo assai vistoso.
“Lo vuoi assaggiare? Mi propone subito mettendosi seduta sul bordo del letto a gambe larghe.
“Certo che lo voglio!” penso mentre mi accuccio davanti a lei. Ha un pene piccolissimo: è corto e sottile. Sembra quasi un pollice ed è perfino profumato. Forse è tutto l’inguine che sa di… violette.
Mi accorgo anche che i testicoli… non ci sono. Cioè, ci sono ma sono due morbide protuberanze praticamente attaccate e non penzolanti. Il tutto è deliziosamente glabro e morbidissimo. Mi fa quasi invidia per quanto sia così ben depilata.
Inizio a leccarla e quindi a succhiarla. È una sensazione piacevole avere quella specie di grosso capezzolo tra le labbra. Lo ciuccio con impegno e, dopo un iniziale silenzio, inizia a dirmi che le piace tanto e che: “sì, sì, con la bocca ci sai proprio fare. Vero che ci sa fare Gio?”
“Un’idrovora. Ti succhia fino a prosciugarti e… inghiotte tutto” fa una pausa e poi aggiunge: “anche le pisciate.” Ride mentre io, senza staccare la bocca da Giuly, mi faccio sentire brontolando come per dire che poteva anche fare a meno di svelare quella nostra intimità…
Giuly ride aggiungendo: “adoro! Adoro la pioggia calda. Sai che siamo molto simili io e te?”
Ormai Giovanni è eccitato e mi dice di sollevarmi: “resta pure attaccato al cazzo ma tira su il culo, ho proprio voglia.”
Lo accontento immediatamente sapendo che anche lui… accontenterà me. Mi sistema alla pecorina e si mette sopra di me a gambe larghe e in pochi attimi mi è dentro.
Mugolo come per dire che lo ho sentito mentre Giuly, forse preoccupata che mi stacchi dal suo cazzo, mi afferra la testa con le mani come per bloccarla.
Giovanni mi pompa per bene, sento che ha proprio voglia. Si da da fare e, pur non essendo dotato, riesco a sentirlo mentre si affonda dentro di me spingendo con forza. Di solito è bravo a scopare e compensa le misure solo normali con l’abilità.
Tutto prosegue fin quando Giuly improvvisamente si mette a gemere stringendomi forte la testa: “sì, sì, così. Succhia, succhia. Sì, adesso arriva. Ti do tutta la crema. Sì, sì…” aggiunge una serie di urletti al termine dei quali mi riempie con qualche schizzo la bocca. Sento le mani accarezzare i capelli per poi scendere fino al mento e quindi risalire per tormentare le orecchie.
Continuo a succhiare mentre da dietro il ritmo è incalzante al punto che, contrariamente a quanto fa di solito, Giovanni non si ferma in tempo e mi riempie anche dall’altra parte. Grugnisce con gioia e con quel senso di liberazione e si ferma.
Mi fermo anch’io.
“Wow, neanche mezz’ora e li ho fatti venire tutti e due e mi sono preso tutta la loro crema” penso soddisfatto e, come ci spostiamo, Giuly è fulminea e si avventa sul cazzo di Gio che è ancora duro e lo fa sparire tutto in bocca.
La vedo contenta e, finalmente posso osservarla meglio. È incredibilmente donna nelle fattezze, il culo è sporgente, i glutei sono sodi e perfettamente tondi mentre le gambe sono slanciate e magre ma i polpacci sono perfettamente modellati. Anche i fianchi sono stretti, “molto ma molto più dei miei” penso.
Preso da quel bel corpo non mi trattengo e mi metto dietro di lei e, allargate le chiappe, inizio a leccarle il culo per poi sprofondarle dentro con la lingua. Anche lì c’è un forte aroma di violette che copre quasi completamente il profumo del sesso.
Il resto del pomeriggio è un continuum di scopate che Giovanni riesce a regalarci grazie all’aiuto di una magica pastiglietta che aveva preso proprio per… far bella figura.
Anche se può sembrare incredibile riesce ad avere quattro orgasmi prima di gettare le armi ed arrendersi alla fatica. Io e Giuly invece siamo davvero voraci e assaggiamo tutto quello che i nostri corpi riescono ad offrirci, concludendo quel magico tempo passato insieme con un dolcissimo sessantanove sotto lo sguardo stanco ma ancora eccitato del nostro uomo.
Una volta rientrato a casa cado vittima della spossatezza e mi lascio sprofondare sul divano, quasi incapace di raggiungere il frigo per concedermi qualcosa di fresco da bere.
È stato un gran bell’incontro, ma trattandosi di Giovanni ne ero certo, e la scoperta di Giuly davvero favolosa.
Sono certo che la incontrerò di nuovo e allora la osserverò davvero con grande attenzione per scoprire se è vero che ha tutti gli anni che mi ha confidato proprio oggi Giovanni. Mi sembra impossibile che Giuly… abbia già passato i settanta e sia ancora così in forma ma soprattutto così femmina e porca.
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